La Storia degli AC/DC

mercoledì 3 marzo 2010 commenti

La storia degli AC/DC se si vuole indagare a fondo risale alla metà degli anni ’60, quando la numerosa famiglia Young si trasferisce dalla Scozia dove risiedeva, in Australia dove intravedeva maggiori posibilità di sviluppo economico, cosa che perlatro fecero molte altre famiglie. Appena sbarcati in Australia gli Young furono relegati in una specie di baraccopoli dove venivano accolti temporaneamente gli emigranti.
Dopo un po’ di tempo la famiglia trova sistemazione e gli otto fratelli vengono mandati agli studi. Fin da bambino il piccolo Angus aveva mostrato una notevole irrequietezza ed un innato menefreghismo nei confronti della scuola mancando da essa per la maggior parte del tempo. Gli fu detto "O te ne vai o ti cacciamo noi a calci nel culo……". Una cosa sola non voleva fare Angus: lavorare. La famiglia Young era in pratica composta quasi essenzialmente da musicisti e di dichiarata quanto evidente estrazione proletaria. Intanto il fratello Malcolm aveva trovato impiego come operaio in una fabbrica tessile dove si confezionavano reggiseni.
Per scaricare la tensione e la frustrazione di quei mestieri spaccapalle Malcom suonava dopo il lavoro assieme ad alcuni amici in garage finchè non si decise a mettere su una band chiamandola Velvet Underground (niente a che vedere con l’affermata band di Nico & Lou Reed ) dove avevano un repertorio di cover che andavano dai Rolling Stones a. tutto il rock dell’epoca. Nel frattempo Angus si dilettava con la chitarra scoprendo poi che la musica sarebbe diventata la sua professione; e talvolta Malcolm consentiva di improvvisare qualche jam session con i Velvet nonostante questi lo consideravano un "nano rompiscatole". Di lì a poco Angus formerà i Tantrum una boogie band con parecchie influenze rock.
Col passare del tempo la tendenza dei Velvet cominciava a stufare Malcolm, il quale si era accorto che la band tendeva sempre di più verso uno stile troppo pop per i suoi gusti. Scontento, lascia la band, con in mente grandi progetti musicali.
E questi grandi progetti musicali si tramuteranno poi nel tentativo di formare gli AC/DC, che da sempre sono stati una sua creazione. Sicuramente però Malcolm non ce l’avrebbe mai fatta senza l’esperienza del fratello George, che nel 1965 debutta con gli Easybeats; la formazione era di George Young & Harry Vanda chitarre e voce, Steve Wright frontman, Dick Diamond basso, Snowy Fleet batteria. In pochi anni il gruppo riscuote un notevole successo. La band viene presentata a Ted Albert che è a capo della J.Albert & Sons: un colosso discografico che si preoccuperà anche di prendere sotto la sua protezione i futuri AC/DC. Poi per divisioni e spaccature e controversie interne si divide.
E fu proprio George Young a mettere in guardia i componenti degli AC/DC dicendo sempre loro: "Il mondo della musica è bastardo: ricordatevi sempre chi siete e non distaccatevi troppo dal vostro genere e sopratutto, non fatevi manipolare!"
La storia degli AC/DC prosegue. Malcom convinto delle sue idee riesce a raggruppare gli elementi ma non riesce a trovare un nome al guppo. Sembra che comunque il nome sia stata un fulminante idea della sorella di Malcolm scorge la dicitura AC-DC sul trasformatore della sua macchina per cucire. Il progetto prendeva decisamente forma.
Come vocalista trovò Dave Evans, una scelta che non si rivelò proprio azzeccata . Come batterista invece reclutò Peter Clack che si separerà (in realtà verrà cacciato) dalla band. Gli fu consigliato di trovarsi anche un tastierista ma a Malcolm quello che serviva era una seconda chitarra. Per questo si rivolge al fratello Angus che lascia immediatamente i Tantrum per unirsi alla band.
Le prime jam session a vedevano la formazione incline ad un sound decisamente rock e il repertorio oscillava dai Rolling Stones ai Led Zeppelin ed alcune band anni ’70. Il vero e proprio esordio si ebbe l’ultimo giorno del 1973 in un locale di Sydney e la formazione vedeva: Dave Evans – voce, i due fratelli Young alle chitarre, Rod Bailey – basso e infine Peter Clack batteria. Comunque la formazione verrà ancora modificata nel gennaio 1974 e più precisamente viene espulso il singer Dave Evans per divergenze musicali e per atteggiamenti troppo "fascinosi" del cantante (pelle e borchie, in poche parole): una cosa assolutamente non in linea con lo stile AC/Dciano che anche per questo si differenzia dalla maggior parte delle Hard Rock bands; niente cazzate……….gli AC/DC volevamo solo fare musica. Per questo un loro grande obbiettivo fu quello di sbarazzarsi di Evans ma sopratutto dei suoi zatteroni, dei suoi giubbotti di pelle chiodati e dei suoi odiosi atteggiamenti. Nel contempo anche Peter Clack e Bailey si tolgono dai piedi facendo così subentrare ai loro rispettivi posti Phil Rudd e Mark Evans. Per la verità per trovare il bassista ci volle un po’ più di tempo e Malcolm si incarica di passare alle quattro corde temporaneamente. Sta di fatto che Bon Scott ha l’opportunità di vedere la band in occasione di una loro performance. Molte sono le leggende che fanno da cornice sia all’entrata di Bon Scott negli AC/DC sia per quanto riguarda la sua morte nel 1980. Scott dopo aver subito un grave incidente stradale è in cerca di opportunità per fare musica. Dopo una jam session i due fratellini si convincono della bravura di Bon e liquidano definitivamente il suo predecessore. Dave Evan a questo punto non fa più parte della band.

L’album d’esordio "High Voltage" segna in un qualche modo lo stile della band per tutti i cinque anni consecutivi; le caratteristiche riffs dal ritmo quasi canzonatorio hanno il sapore del rock anni ’70 e con una certa e ben distinguibile influenza blues, mai abusata.
In seguito "Dirty Deeds Done Dirt Cheap" piùo meno sulle stesse caratteristiche del precedente.
"Let There Be Rock" riesce finalmente a lanciare la band grazie alla potenza e alla velocità dei brani dal contenuto molto ambigua.
Le scorribande Bonscottiane proseguono fino al 1980 quando dopo un concerto a Londra (ma neppure questo è sicuro) il lead singer muore per overdose alcolica. Bon aveva sempre avuto il vizio dell’alcool e il problema dell’alcool era in pratica esteso a quasi tutti gli AC/DC che oltre che ubriaconi all’inizio venivano definiti spudoratamente froci: ai cinque sembra non dispiacesse essere considerati "cinque finocchi". Dopo il concerto, dicevamo, Bon aveva bevuto forse un po’ troppo forse 6 o 7 Jack D. doppi…..troppi anche per uno come Bon. Un suo amico, visto le sue pietose condizioni si offre di portarlo all’albergo con la sua macchina. Arrivati a destinazione l’amico si rende conto che Bon proprio non si muove e non si vuol muovere. Pensa allora di tornare a casa sua ma anche lì Bon non si muove. Decide così di lasciarlo dov’è mettendogli addosso una coperta di lana per farlo riposare "decentemente". Putroppo il giorno dopo Bon viene ritrovato nella stessa identica posizione nell'auto. Sembra che sia morto addirittura sei o sette ore prima del ritrovamento e che forse l'overdose alcoolica centra poco: Bon avrebbe vomitato nel sonno e per questo sarebbe morto soffocato. Angus e Malcolm cercano notizie più precise all’ospedale riguardo al decesso ma non riescono a sapere nulla dato che queste informazioni possono essere date solo ai parenti più stretti. I due fratelli rintracciano la fidanzata e in questo modo riescono a raggiungere telefonicamente i genitori di Bon in modo che almeno non venissero a sapere della morte del figlio dalla televisione magari quando erano tranquillamente seduti in soggiorno.
Gli anni ’80 sono stati una specie di "consacrazione" per gli AC/DC. Il loro sound si era stabilizzato su sonorità più dure e anche diciamolo, più ragionate. Erano entrati nella gotha dell’Hard Rock. Per sostituire il povero Bon Scott, Malcom ripiega su Brian Johnson che aveva militato già nei Geordie dal 1977. Il cambiamento si sente, ma i fans sembrano apprezzare. La vocina caratteristica di Brian introduce la saga degli accoliti ottantiani degli AC/DC che comincia con "Back in Black" e finisce con "Blow up your video".
Sicuramente "Highway to Hell" chiude un’era (solo a livello di suond) per gli AC/DC. La differenza è consistente. Nella prima parte del 1985 il batterista Phil Rudd abbandona la band e lascia il posto a Simon Wright. Nell’86 Stephen King si rivolge al quintetto per la realizzazione della soundtrack del suo film "Maximum Overdrive" che apparirà sull’antologia intitolata "Who Made Who". A tratti comparirà anche la figura di Paul Greg alla chitarra basso.
Gli anni ’90 vedono un periodo poco fruttifero per la band che oltre al Live del 1992 sforna nel 1990 "The Razor’s Edge" dove alla batteria ci sarà il nuovo Chris Slade, un batterista abbastanza conosciuto nell'ambiente Hard Rock britannico, e nel 1995 "Ballbreaker" dai ritmi abbastanza contenuti ma con melodie blueseggianti apprezzabili pienamente. Sempre nel 1995 (o anche prima) Phil Rudd si riunisce alla band ritornando dietro il drum-set.
E la storia continua fino ai giorni nostri: una grandiosa istituzione Hard Rock sopravissuta agli anni della "easy-listening" di stampo schifosamente commerciale americana.

commenti

Posta un commento